
“Nell’epoca in cui si naviga stando seduti, camminare è un atto rivoluzionario” (Paolo Rumiz)

Pensando coi piedi
Escursioni progettate con avvio e avvicinamenti di placido approccio, cui seguono ambiti più selvaggi e avventurosi, spesso comprensivi di salita a una o più cime raggiungibili direttamente o con brevi digressioni; possono prevedere qualche tratto fuoritraccia.

Rigorosa flessibilità
Escurisionismo modulabile, ossia compatibile con le competenze disponibili dei/delle partecipanti, sì finalizzato ad implementarne il grado attraverso l’esperienza diretta guidata, ma “ritarabile” in situazione, mediante piani e traiettorie alternativi qualora l’esperienza suscitasse vissuti oltremodo critici. Gli itinerari proposti per tipologia e grado tecnico afferiscono alla categoria dell’escursionismo, e vi permangono anche laddove presentino un maggior impegno complessivo; occasioni per “alzare l’asticella” e implementare il proprio bagaglio di esperienza e competenza. Per la valutazione e la classificazione dei percorsi faccio riferimento alla Scala di Valutazione delle Difficoltà Escursionistiche del CLUB ALPINO ITALIANO, di cui presento qui una pagina di facile ed esaustiva lettura a cura della Sezione di Feltre.
La compagnia dell’Anello (e altre storie)
Privilegio gli itinerari ad anello, (ma propongo anche modalità differenti) per favorire la maggior varietà possibile di scenari attraversati e orizzonti, e per stimolare la percezione della qualità esplorativa del cammino, in un processo di mentalizzazione che possa far sentire “in andata” il percorso anche sulla via del ritorno alla “base”.



