Enrosadira in cima al Picco di Vallandro

Dal meriggio al crepuscolo, la Grande Bellezza delle Dolomiti di Braies con salita a una cima di tutto rispetto, da cui ammirare l’incendio di pietra delle Dolomiti di Sesto al tramonto


Un culmine di tutto rispetto, al centro di uno scenario ineguagliabile, che abbraccia le giogaie delle Dolomiti di Sesto, gli eleganti profili del Cristallo, lo splendido acrocoro di Prato Piazza, e permette di guardare con fierezza negli occhi la Croda Rossa d’Ampezzo, che sfacciatamente giganteggia di là dalle praterie. In questo ambito si gusta con pienezza l’armoniosa integrazione fra il magnifico paesaggio naturale e quello culturale di cifra ladina del curatissimo, amato alpeggio punteggiato di radi cembri e pittoresche. Siamo all’interno del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies, contenitore di spiccati elementi geomofologici e pregiate emergenze naturalistiche, e tuttavia zona comprensibilmente assai frequentata per le meraviglie paesaggistiche e la facilità di accesso. Questo è uno dei due motivi per cui propongo l’uscita in orario pomeridiano/serale; alfine di gustare appieno l’escursione in santa pace, evitando auspicabilmente code sul sentiero d’accesso al Picco di Vallandro, e per godere dello spettacolare fenomeno dell’ Enrosadira dall’omonima cima, con le Dolomiti di Sesto abbruscate al tramonto dall’ultimo sole in un incendio di pietra. L’escursione si svolge sempre in ambiente aperto e grandioso. Si parte dal magnifico ambito pratile pascolivo dell’alpe, si passa per radi boschetti pregiati di pini cembri, si risale sempre su ottimo sentiero una spettacolare, panoramica costa inerbita, si affronta un passaggio accattivante su roccette protette da catena per l’appicco alla Cima. Se le condizioni lo consentono, per il ritorno si cala fuoritraccia su terreno aperto lungo la dorsale che si allunga verso la Gran Piramide, in un camminamento sognante che pare sospeso al centro del cosmo dolomitico. Chi preferisse, data la peculiare fascia oraria dell’escursione, che prevede la conclusione attorno alle ore 21, potrebbe decidere di pernottare al Rifugio Vallandro o al Rifugio Prato Piazza ; entrambe le strutture si trovano lungo il nostro percorso. L’uscita, per tipologia, altitudine, lunghezza e dislivelli complessivi è per molt* ma ahimè non per tutt* .

SCHEDA TECNICA

  • SVILUPPO: 13 km
  • DISLIVELLI: +/- 870
  • TEMPI: 6 h soste comprese
  • QUOTA DI PARTENZA: 1970 (Prato Piazza/Platzwiese)
  • QUOTA MASSIMA: 2839 (Picco di Vallandro)
  • Poichè l’uscita si svolge in fascia oraria pomeridiana e crepuscolare è necessario disporre di torcia frontale
  • DIFFICOLTÀ : E+ (per escursionisti/e, con difficoltà lievemente maggiorate). la salita all’anticima si snoda su ottimo sentiero in pendenza costante ma moderata, con uno strappo finale più ripido su terreno detritico. L’appicco della cima presenta uno spuntone di roccia un poco esposto, protetto con catena, 3/4 metri su roccette ottimamente appigliate prima da scendere poi da risalire al ritorno. Il susseguente breve tratto pianeggiante su crestina è aereo ma in modesta esposizione, parimenti agevolato da cavo mancorrente. L’escursione, per tipologia, quota raggiunta, lunghezza e dislivelli complessivi è rivolta ad escursionisti/e in buona salute, in efficiente forma fisica, che non soffrano di fragilità cardiovascolari, con un minimo d’esperienza escursionistica su terreno alpino in modesta esposizione.
  • RITROVO: ore 14.30 in località Prato Piazza (Platzwiese), area parcheggio adiacente all’omonimo rifugio (Braies di Fuori, 58, 39030 BZ) Indicazioni Google Maps per il punto di ritrovo